le mie foto sono piatte, piane, appiattite, bidimensionali. sono mosse, sfuocate, stralunate, come colpite da un battito e portate via con me. sono foto di riflesso, immediate, intraviste, a volte davvero riflesse. sono scattate attraversando situazioni e superfici, altre sono solamente scritte, altre ancora mancate. e poi ci sono i pali, e la gente che lavora o semplicemente sta lì, e io. assolutamente a colori. per ora.

lunedì 30 maggio 2011


sontag (cit., p. 11) scrive:
fotografare è essenzialmente un atto di non intervento
questo scatto, no: è atto scaramantico, talismano scaccia ansia, immagine di speranza.

... ssst!  manca poco, incrocio le dita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei in silenzio pre elettorale? Bedda Paola!
Marco Rilli

paolacorti ha detto...

sto finendo una cosa al lavoro, controllando il corredo fotografico, chè oggi ci riprovo con il reportaggio auspicando una milano dai colori solari e brillanti...