le mie foto sono piatte, piane, appiattite, bidimensionali. sono mosse, sfuocate, stralunate, come colpite da un battito e portate via con me. sono foto di riflesso, immediate, intraviste, a volte davvero riflesse. sono scattate attraversando situazioni e superfici, altre sono solamente scritte, altre ancora mancate. e poi ci sono i pali, e la gente che lavora o semplicemente sta lì, e io. assolutamente a colori. per ora.

mercoledì 4 maggio 2011


sempre il resmini, sempre al corso, si sta parlando di corretta esposizione, tempi, diaframmi, ASA e/o ISO. ti aspetti quintalate di tabelle comparative, scale, cose così...

a un certo punto qualcuno, non mi ricordo chi, interviene chiedendo: "ma in uno scatto come faccio a decidere che ISO usare? scelgo sempre il valore più basso così son sicuro che viene tutto con maggiore dettaglio....?"

lui si ferma, lo guarda e gli fa: "io per i miei lavori uso sempre pellicole con una determinata sensibilità.... ecco dovete cercare di scoprire qual'è la vostra sensibilità: ognuno ha la sua... ovviamente la mia non ve la dico". 

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