le mie foto sono piatte, piane, appiattite, bidimensionali. sono mosse, sfuocate, stralunate, come colpite da un battito e portate via con me. sono foto di riflesso, immediate, intraviste, a volte davvero riflesse. sono scattate attraversando situazioni e superfici, altre sono solamente scritte, altre ancora mancate. e poi ci sono i pali, e la gente che lavora o semplicemente sta lì, e io. assolutamente a colori. per ora.

mercoledì 1 giugno 2011


sontag, (cit., p. 22):
la suprema saggezza dell'immagine fotografica consiste nel dire: "questa è la superficie. pensa adesso - o meglio intuisci - che cosa c'è al di là di essa, che cosa deve essere la realtà se questo è il suo aspetto".

Nessun commento: